Carissimi,
la raccolta delle olive non è an cora terminata (mancano ancora una quarantina di piante), ma già possiamo trarre un primo bilancio della stagione... e approfittando di questi giorni di maltempo, ve ne
do conto.
L’uva Come forse già sapete, quest’anno è stato tragico per l’uva. Le persistenti piogge di maggio
e giugno, ma anche l’imperizia del vignaiolo, hanno devastato il vigneto. Alla fine abbiamo raccolto circa 3 quintali da vigna Filìa, che hanno reso poco più di 1,5 ettolitri di vino! La qualità sembra sempre buona, ma la quantità è tale che ne potremo fare solo poche bottiglie... numerate!
Il Sangiovese è andato anche peggio: l’uva che abbiamo raccolto a fine settembre era così poca che non
è valsa neppure la pena di fare il vino! Rosso e Rosato 2023 non ci saranno! Vuol dire che aumenteremo i
prezzi delle scorte 2020 e 2021!
Le olive, al contrario, molto buona è stata quassù la produzione delle olive (a differenza di tante altre zone della Toscana e del Lazio). Alla fine raccoglieremo quasi 30 quintali di olive, con una resa media di olio del 15%: sufficienti, spero, per accontentare il “mercato” della Dragona.
Abbiamo iniziato il 13 di ottobre e termineremo nella prossima settimana. Negli ultimi tre weekend di ottobre ci siamo avvalsi di un piccolo, ma efficientissimo gruppo di olivieri, che ha dato un impulso notevole alla raccolta.
Di questi momenti, mi piace darvi un riscontro fotografico (delle vendemmie, quest’anno, non era proprio
il caso...), che risulta ancora più ricco grazie alla perizia fotografica di Chiara, che con Alessandro hanno collaborato nel secondo weekend e hanno meritato così di essere annoverati tra gli “Amici della Dragona”!
Finito con le olive, i contadini si riposano... per modo di dire, perché avremo ancora da fare per sistemare
il vigneto, per concimare e per fare quelle manutenzioni che abbiamo trascurato...
Avrò modo, prima di Natale, di passare da Roma per portarvi olio e vino che vorrete ordinarmi. Quindi in attesa di vederci, vi abbraccio tutti
Andrea e Lucia
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